Una nuova
passeggiata per Bari
Strategia
generale sul contesto urbano d’intervento
L’ambito territoriale nel quale si inquadrano le ipotesi di intervento progettuale è costituito dalla linea di costa della Città di Bari compresa da Piazzale Cristoforo Colombo a Piazza Armando Diaz, ma va inquadrato nel waterfront lungo circa 30 km di territorio comunale inserito nel processo di visione globale da Nord a Sud dalla Marina di S. Spirito – Palese alla Marina di Torre a Mare punti terminali di 10 luoghi identificati come segue:
Lungomare di S. Girolamo, il Fronte
Monumentale della Fiera del Levante, il waterfront di
Ponente della Città Vecchia e quello di Levante, ovvero lungomare Imperatore
Augusto sino al lungomare monumentale Nazario Sauro oltre il quale si
costeggiano le spiagge di Pane e Pomodoro e Torre Quetta fino al tratto
costiero di S. Giorgio e della marina sud di Torre a Mare.
In particolare si rileva che l’ambito
territoriale oggetto dello studio dovrebbe completarsi per omogeneità di linea
urbanistica a Nord fino al Castello Svevo, che con la previsione già concreta
del Parco del Castello, dovrebbe costituire un nuovo e più ricco rapporto tra
l’area centrale ed il mare.
Si tratta di un ambito territoriale
interessato da una estrema varietà di situazioni e problematiche, ma
fondamentalmente caratterizzato dalla presenza del Grande Porto e delle sue
infrastrutture.
I settori urbani che affacciano sulla
suddetta linea di costa sono principalmente due: il Centro Storico (Città
Vecchia e quartiere S. Nicola) e l’impianto storico ambientale del quartiere
Madonnella, ambedue con bordi in stretto collegamento con il quartiere
Murattiano.
Pur trattandosi di aree adiacenti al
quartiere Murattiano ed ad esso direttamente collegate, tali aree presentano
accentuate carenze di rapporto diretto della Città con il mare che, di fatto,
si traduce in una ridotta o impropria utilizzazione da parte dei cittadini di
tali siti se non in particolari occasioni quali le feste patronali o le serate
estive di particolare caldo.
Le attività legate al bacino portuale,
che rappresentano la naturale risorsa della fascia prospiciente il mare, sono
limitate oggi ad un traffico merci e passeggeri privo di adeguate attrezzature
e penalizzato da una insufficiente viabilità di accesso e dall’assenza di
collegamenti efficienti rispetto alle grandi infrastrutture territoriali.
La nautica da diporto ha una ridotta
attrezzatura all’interno del porto commerciale e del porto peschereccio,
carenti per dimensioni e per servizi rispetto alla domanda potenziale.
Le attuali strutture soddisfano
infatti solo parte delle esigenze e risultano inadeguate per accogliere un
turismo nazionale ed internazionale che pure potrebbe innescare un significativo
decollo di attività produttive e di servizio.
Il sistema infrastrutturale
dell’ambito territoriale considerato è caratterizzato dalla presenza di un asse
viario di notevole importanza che assolve ad una funzione di collegamento
est-ovest fra i settori urbani, con un traffico civile frammisto a traffico
commerciale, con particolare riferimento alle attività portuali, e con la
principale finalità di sopperire alla carenza di servizio pubblico da e per il
popolatissimo quartiere Japigia, tuttora in
espansione, e per gli insediamenti residenziali di Torre a Mare.
In realtà i lungomari in questione,
percorsi da un flusso ininterrotto di auto e camion, costituiscono una vera e
propria barriera fra la Città ed il mare, determinando condizioni di non fruibilità
pedonale degli spazi sia lungo la Muraglia che anche in corrispondenza del
quartiere Madonnella.
L’intenso traffico automobilistico che
si svolge su questa arteria si configura ormai come una patologia urbana sia
per l’incompatibilità con l’assetto urbano generale e con i settori urbani
attraversati, sia per la mancanza di disciplina e gerarchizzazione dei traffici
che vi si svolgono.
Ad aggravare la problematica è da rilevare che, in
considerazione della funzione trasportistica consolidatasi nel tempo, per il
materiale sviluppo delle residenze nei quartieri Sud-Est della Città, tale
viabilità ha assunto la funzione impropria di motorway
veloce molto frequentata anche per aggirare la cronica criticità del traffico
del centro urbano.